La prima domanda rivolta da
Remo a Dino fu quella che, prima o poi, tutti i chimici si sentono rivolgere
anche da persone colte: «Perché usate termini tanto difficili
e lunghi e formule ancor più difficili? Fanno parte di un linguaggio
volutamente per soli iniziati?». Domande solitamente precedute
(talvolta persino con compiacimento) dall'affermazione: «Io, di
chimica, a scuola, non ho mai capito niente!».
Alla sua domanda - rispose Dino - posso informarla che i chimici hanno
a disposizione relativamente pochi termini per denominare lo sterminato
numero di sostanze chimiche, per cui molti nomi sono inevitabilmente
lunghi, e ciò sconcerta i principianti. Così ad esempio,
il nome scientifico del colorante nero eriocromo T, è 2-idrossi-1-(1’-idrossi-2’-naftilazo)-6-nitronaftalen-4-solfonato
di sodio, difficile da ricordare quanto il nome completo del re dell’Arabia
Saudita Ibn Saud: Abdul Aziz ibn Abdur Rahman ibn Feisal ibn Turki ibn
Abdallah ibn Mohammed ibn Saud. Arabi e chimici hanno in comune il fatto
di avere pochi nomi disponibili e sono costretti ad usare sempre gli
stessi. Il nome di un arabo è il suo albero genealogico; il nome
di molte sostanze chimiche è una sequenza dei nomi degli aggruppamenti
atomici presenti nelle sostanze stesse, le cui posizioni relative sono
indicate con numeri o con lettere.
Le posso fare un altro esempio: saprebbe sommare tredicimilacinqucentoventi
virgola ventitre a quattromilatrentadue virgola quarantaquattro senza
usare le cifre?
R. Mi sembra un po' difficile…
D. Certamente: usando le cifre, anche uno scolaro delle elementari risponderebbe:
13 520,23 + 4 032,44 = 17 552,67, cioè diciassettemilacinquecentocinquatadue
virgola sessantasette.
Le formule chimiche, come i numeri arabi, sono state inventate non per
fare un dispetto agli studenti ma per semplificare. Un esempio: nella
combustione del gas in un fornello alimentato con metano (formula CH4)
questi, per bruciare, consuma un poco di ossigeno dell'aria dell'ambiente
(formula O2) e i prodotti della combustione sono diossido di carbonio
(formula CO2) e vapore di acqua (formula H2O). Un po’ lunga come
descrizione, relativa ad una reazione chimica molto semplice, che è
questa: CH4 + 2O2 - CO2 + 2H2O. La combustione del metano, così
rappresentata, ci dice anche che per ogni molecola di metano occorrono
due molecole di ossigeno e si formano una molecola di diossido di carbonio
e due molecole di vapore d'acqua. Non si preoccupi, tra non molto troverà questa simbologia facilissima.
Ha scritto Isaac Asimov «Quando due persone si accingono a parlare
in modo
che il loro dialogo sia sensato, devono preventivamente
accordarsi sui simboli che utilizzeranno come mezzo di
comunicazione (parole, ad esempio, o altri); tutte le loro
affermazioni dovranno essere in accordo con le norme
relative al mezzo di comunicazione scelto».
R. Sarò pignolo ma le chiedo, perché nella somma citata
come esempio ha lasciato uno spazio vuoto tra 3 e 5, tra 4 e 0 e tra
7 e 5?
D. Ho applicato una regola del Sistema internazionale di unità
di misura (SI, ricordi questa sigla, la incontreremo spesso): le cifre
di un numero devono essere divise in gruppi di tre lasciando uno spazio
tra l'uno e l'altro blocco, a partire dalla virgola. Non si devono usare
punti di separazione. Detto per inciso, è sconsigliabile applicare
questa regola quando si compila un assegno… .
Attenzione, però. Quando si consultano testi statunitensi, si
trovano spesso numeri in cui il punto sostituisce la virgola decimale.
Così ad esempio, 6.45 negli USA si legge «six point four
five» e significa sei virgola quarantacinque. Questa abitudine,
come tutto ciò che proviene dall’America, si va diffondendo
anche in Italia (in TV si parlava, nella pubblicità di una crema
cosmetica, di pH cinque punto cinque) e contribuirà a complicarci
la vita. Inoltre, quando la parte intera di un numero è zero,
in America spesso viene omessa. Così ad esempio 0,73 viene scritto
.73 e letto «point seven three».
Ma c’è di peggio. Negli USA, la virgola è talvolta
usata, invece del punto o di uno spazio vuoto, per la separazione delle
cifre di tre in tre. Così ad esempio, se in Europa il numero
45,263 significa quarantacinque unità, due decimi, sei centesimi
e tre millesimi, negli Stati Uniti potrebbe significare quarantacinque
miladuecentosessantatre unità.
Un'altra fonte di confusione, quando un valore è riportato da
un testo americano, è lessicale: billion, in USA, è il
nostro miliardo, cioè mille milioni (1 000 000 000 ovvero 10 alla 9a).
Il bilione, secondo il Sistema internazionale di unità di misura,
equivale a invece mille miliardi (1 000 000 000 000 ovvero 10 alla 12a).
inizio pagina